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  • Immagine del redattoreLettrice Golosona

Io sono il messaggero

Rieccomi, questa volta con "Io sono il messaggero", romanzo di Markus Zusak. Inizio col dire che, solitamente, preferisco non leggere troppi libri dello stesso autore perchè, spesso, finisco solo col trovare troppe somiglianze tra i romanzi. Prendo come esempio la saga di Divergent (che mi è piaciuta all'inverosimile!). Dopo averla letta, ho cercato altri libri di Veronica Roth e sono incappata nella serie "Carve the Mark". Mi è bastato uno sguardo veloce alla trama e ho deciso che non volevo comprarla.


Questa volta però, la trama di "Io sono il messaggero" era ben diversa da quella di "Storia di una ladra di libri" e ho subito acquistato il romanzo.


L'esistenza di Ed Kennedy scorre tranquilla. Fino al giorno in cui diventa un eroe. Ed ha diciannove anni, una passione sfrenata per i libri, un lavoro da tassista piuttosto precario che gli permette di vivacchiare, e nessuna prospettiva per il futuro. Quando non legge, passa il tempo con gli amici giocando a carte davanti a un bicchiere di birra o porta a spasso il Portinaio, il suo cane, che beve troppo caffè e puzza anche quando è pulito. Con le donne non è particolarmente disinvolto, perché l'unica ragazza che gli interessi davvero è Audrey, la ragione per cui è rimasto in quel posto senza vie d'uscita. Capace di colpirlo al cuore con una frase: "Sei il mio migliore amico". Non serve una pallottola per uccidere un uomo, bastano le parole. Tutto sembra così tremendamente immutabile: finché il caso mette un rapinatore sulla sua strada, e Ed diventa l'eroe del giorno. Da quel momento, comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco, ognuno dei quali lo guida verso nuove memorabili imprese. E mentre Ed diventa sempre più popolare, mentre nota una luce diversa negli occhi di Audrey e la gente lo saluta per strada, inizia a domandarsi: da dove arrivano i messaggi, chi è il messaggero?


Zusak non ha deluso del tutto le mie aspettative ma non è comunque riuscito a conquistarmi come aveva fatto con il suo precedente bestseller.

La scrittura è come al solito molto scorrevole e ho divorato questo libro in meno di due giorni. Ho trovato la storia molto avvincente e particolare (l'intreccio del racconto è ben riuscito e articolato). La storia che ruota intorno a delle carte da gioco è veramente particolare e quindi difficile da dimenticare.

I diversi personaggi sono veramente ben caratterizzati e diversi fra loro e, non riuscire ad immedesimarcisi è pressochè impossibile. Come sempre, l'autore riesce a renderli reali.

Ho trovato però dei comportamenti un po' troppo contrastanti per quanto riguarda Ed: nel corso del romanzo questo protagonista (che narra la storia in prima persona) ribadisce più volte che ha una grande passione per la lettura. Purtroppo, però, il suo linguaggio non sembra essere quello di un lettore accanito. Da un lato capisco che Ed viva in periferia e dire parolacce sia normale ma dall'altro... Non riesco davvero ad apprezzarlo.

Comunque, questo risulta essere, a mio parere, l'unico difetto del libro.

Passiamo ai lati positivi del romanzo: vi sono diversi insegnamenti, perlopiù legati all'essere altruisti nella vita di tutti i giorni che ho veramente apprezzato appieno. Riporto alcune tra le frasi che mi hanno colpito di più:


E' impeccabile il modo in cui la verità può essere brutale, a volte. Non si può che ammirarla.

Di solito ce ne andiamo in giro tentando di convincere noi stessi: <<Sto bene>>, diciamo. <<E' tutto ok>>. Ma a volte la verità ti piomba addosso, e non puoi liberartene. E' in quei momenti che ti rendi conto che talvolta non è nemmeno una risposta...ma una domanda. Anche adesso, mi chiedo fino a che punto la mia vita sia frutto di una suggestione. Raggiungo Ritchie. Ce ne stiamo lì con l'acqua alle ginocchia, e con la verità che ci ha letteralmente spogliati. Il fiume scorre.


<<Ed?>> fa il mio amico. Siamo ancora in acqua. <<C'è soltanto una cosa che voglio davvero.>>

<<E qual è?>>

La sua risposta è semplice.

<<Volere qualcosa.>>


<<Se uno come te può arrivare ad agire così con quelle persone, allora forse può riuscirci chiunque. Forse tutti possono vivere al di là delle proprie capacità.>>


Ed è allora che capisco. E' chiaro, ed è un momento bellissimo e insieme dolce e crudele. Sorrido, guardo una crepa nel cemento e parlo a Audrey e al Portinaio che dorme. Dico quello che sto dicendo a voi. Io non sono affatto il messaggero. Sono il messaggio.


Ed è così che voglio concludere la recensione di questo piacevole romanzo che consiglio vivamente.



Costo: €10

Pagine: 400

Voto libro: 9/10

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